
Calendula officinale
Nome botanico: Calendula officinalis L. Famiglia: Asteraceae Nomi dialettali: – Pianta erbacea annuale con fusto carnoso e
La via delle aromatiche e delle officinali è un percorso che si sviluppa attorno al noccioleto aziendale. Qui si possono trovare buona parte delle aromatiche presenti in azienda, sia coltivate che spontanee, nei vari periodi balsamici e di fioritura.

Nome botanico: Calendula officinalis L. Famiglia: Asteraceae Nomi dialettali: – Pianta erbacea annuale con fusto carnoso e

Nome botanico: Hypericum perforatum L. Famiglia: Hypericaceae Nomi dialettali: scacciadiavuli, erva e San Giuanni, pericu, russeddu. E’

Nome botanico: Lavandula officinalis o anche Lavandula angustifoliaFamiglia: LamiaceaeNomi dialettali: – Pianta suffruticosa sempreverde con radici rizomatose.

Nome botanico: Corylus avellana Famiglia: Betulaceae Nomi dialettali: nucijara L’origine del nome di questa pianta pare derivi

Nome botanico: Quercus petraea Famiglia: Fagaceae Nomi dialettali: – Quercia di prima grandezza semi-caducifoglia, con radici a

Nome botanico: Satureja hortensis L. Famiglia: Lamiaceae Nomi dialettali: – Specie arbustiva piccola e a volte strisciante.
Azienda Agricola Crudo Michele, Via Vesperata snc , Cessaniti. P. IVA: 03440310799
Cespuglio sempreverde con radici possenti e profonde. I fusti, di forma quadrangolare, sono rivestiti da un sottile strato di sughero e possono raggiungere l’altezza di 120cm. Le foglie hanno forma ovale-lanceolata, crescono opposte sul fusto, il margine è dentellato e la superficie rugosa. Le pagine foliari sono coperte da un denso tomento. I fiori di colore rosa-violetto, hanno corolla bilabiata, il labbro superiore è semplice e quello inferiore diviso in tre lobi e si trovano a gruppi di tre-cinque. La pianta cresce spontanea solo nel meridione d’Italia, viene coltivata un pò ovunque visto il suo largo uso gastronomico ed erboristico. Per sottolineare le sue proprietà salutistiche un vecchio detto cita: “ Chi ha la salvia nell’orto, ha la salute nel corpo “.
Arbusto sempreverde che può raggiungere altezze notevoli anche di 2-3 metri. Il fusto solitamente è eretto, ma alcune in specie si prostra e rimane basso. Il tronco delle piante più longeve nella parte bassa ha corteccia che si sfalda in strisce. Le foglie sono coriacee inserite a due a due nei nodi, sono strette e lineari con margine ripiegato verso il basso. Il colore è verde lucido sulla pagina superiore, mentre la pagina inferiore è biancastra a causa di un fitto tomento. I fiori sono riuniti in gruppetti ed attaccati all’ascella delle foglie, il calice è tubuloso ed hanno colore variabile dal viola al blu intenso. E’ una pianta tipica dell’area mediterranea e delle zone secche che colonizza insieme a timo, elicriso, santoreggia; la sua fioritura inizia in inverno e si protrae per tutta la prima vera. Nel linguaggio dei fiori sta a significare “balsamo fortificatore” e si pensava fosse afrodisiaco. Il rosmarino è molto presente nella mitologia greca legato alla dea Afrodite, dagli stessi Greci veniva usato sia nei riti funebri che nei matrimoni e bruciato come incenso, ne estraevano già l’olio essenziale per massaggiare i muscoli degli atleti. Simbolo di fedeltà e devozione nel Medioevo era portato in mano dalle spose. Divenne famosissima quando divenne ingrediente principale dell’”acqua della regina di Ungheria”, un preparato per la pelle che secondo la leggenda trasformò la regina di Ungheria, ormai più che settantenne ed affetta da gotta, in una bella ed attraente donna tanto da essere chiesta in sposa dal re di Polonia.
Arbusto perenne che può raggiungere anche il metro di altezza. La parte erbacea, fortemente aromatica, secca annualmente mentre la parte legnosa rimane viva e getta poi l’anno seguente.
Le radici sono profonde, spesse e fittonanti, i fusti sono prevalentemente legnosi e di colore marrone/grigio; solo i rami giovani sono morbidi ma diventano legnosi a maturazione. Le foglie sono cauline (che occupano solo la parte aerea dello stelo) ed hanno una lamina molto suddivisa; il colore è verde scuro che con l’età tende al cenere. Sulle foglie sono presenti piccole ghiandole puntiformi. L’infiorescenza è a forma di pannocchia, e costituita da capolini tondeggianti e tipici della famiglia delle Asteraceae. I fiori sono tubulari giallo/biancastri e molto piccoli, sessualmente eterogenei: ermafroditi nella parte centrale, femminili in quella esterna. Il frutto è un acheno di forma ellittica molto piccolo e di colore bruno. Pianta usata nella tradizione popolare come antisettico, le foglie giovani se masticate hanno un sapore che ricorda la coca-cola.
Pianta perenne con comportamento cespuglioso alta anche 50cm. Presenta foglie alterne, morbide e convolute ricoperte da un tomento che dona al cespuglio un colore biancastro. L’infiorescenza è raccolta in densi corimbi, ramosi, posti all’apice del fusto, composti da 20-35 capolini, con l’ involucro giallo-paglierino; i fiori circa 15 per capolino, tutti tubolosi ed ermafroditi di colore giallo-oro emanano un odore intenso, aromatico ed inconfondibile. La pianta è presente in tutta l’area mediterranea, è apprezzata fin dai tempi antichi per le sue proprietà medicamentose. Il nome del genere deriva dal greco helios = sole e chrysos = oro con riferimento al colore dei suoi capolini gialli e brillanti come il sole e come l’oro.
Pianta erbacea perenne tapezzante. Ha fogliame di colore verde chiaro, dalla primavera fino all’estate produce piccole infiorescenze a capolino, costituite da petali bianchi e da un centro color giallo oro. Se l’inverno è mite si comportano da sempreverdi; altrimenti perdono la parte aerea, che germoglierà nuovamente in primavera. La pianta ha origine nell’Europa occidentale ma si è espansa grazie alla sua facile coltivazione, nelle forme selvatiche predilige terreni aridi e incolti. L’olio essenziale di camomilla romana è tra i più dolci e quindi il suo uso risulta essere molto adatto ai bambini.