
Consolida tuberosa
Nome botanico: Symphytum tuberosum L. Famiglia: Boraginaceae Nomi dialettali: vurrajine Pianta perenne, di dimensioni notevoli può raggiungere
Un’area rurale antica e caratterizzata da ampi terrazzamenti nella quale sono presenti specie spontanee e coltivate.

Nome botanico: Symphytum tuberosum L. Famiglia: Boraginaceae Nomi dialettali: vurrajine Pianta perenne, di dimensioni notevoli può raggiungere

Nome botanico: Mentha aquatica L. Famiglia: Lamiaceae Nomi dialettali: marrùbbiu, mentastra, vintastre, mendrea (arbëreshë) E’ una delle

Nome botanico: Rosa L. Famiglia: Rosaceae Nomi dialettali: – E’ una delle piante più conosciute e di
Azienda Agricola Crudo Michele, Via Vesperata snc , Cessaniti. P. IVA: 03440310799
Piccolo albero gracile con rami a volte spinosi. Foglie ovaliformi o ellittiche con margine dentellato, glabre da adulte, picciolo lungo rossastro. Fiori bianchi, rosati, a 5 petali, riuniti in infiorescenze ad ombrella di 3-7 fiori, sbocciano a maggio. Frutti gialli con sfumature rosso-arancione di 2-3 cm., aciduli. Comune in tutto il territorio in boschi di latifoglie submediterranei, raramente coltivato. Si adatta a qualsiasi terreno, prediligendo suoli leggermente acidi. Il melo selvatico non viene utilizzato come pianta ornamentale. Impiegato invece per rimboschimento e per il ripopolamento della fauna selvatica che ne mangia i frutti, viene utilizzato come portainnesto per la coltivazione del melo domestico.
Pianta erbacea annuale con sistema fogliare basale disposto a rosetta, da queste si diramano i fusti che possono essere anche molto alti (fino 80cm) di forma cilindrica, risultano carnosi di colore verde chiaro e lievemente puntinati di bianco. Le foglie sono a forma di spatola con un rivestimento ceroso sulla pagina superiore, di colore verde intenso intervallato da chiazze biancastre. I fiori della pianta sono penduli e raggruppati su racemi terminali, alla base sono presenti delle brattee di colore rosso/violetto. La corolla si presenta tubuliforme con la caratteristica forma di cero rovesciato, il colore varia in base alla zona di vegetazione della pianta. I fiori sono fortemente bottinati dalle api, vista la loro prolungata presenza stagionale che si protrae dalla fine dell’inverno fino a giugno inoltrato.
Arbusto o albero sempreverde che raggiunge un’altezza massima di circa 6 metri, il suo nome deriva probabilmente dal latino “laus” che vuol dire “lode” probabilmente perché veniva usato per intrecciare delle corone date in dono dopo generose azioni. La corteccia è scura ed è molto ramoso con una chioma compatta, le foglie hanno colore alterno scure e lucide sulla pagina superiore e quella inferiore (più chiara), hanno forma ovale molto allungata e, messe in trasparenza, si possono notare le ghiandole contenenti l’olio essenziale. Il frutto di forma ovale ha cuticola lucida e matura in autunno. Specie tipica della macchia mediterranea, viene spesso coltivato come pianta ornamentale. Tenuto in gran considerazione da Greci e Romani i quali incoronavano i loro poeti ed eroi con serti di alloro, secondo una tradizione gitana una casa circondata di allori viene risparmiata da liti e discordie.